Non ci sono nè Chiara Ferragni nè il locale Old fashion di Milano, come si vociferava, nella lista degli “Ambrogini d’oro”, le onorificenze che il Comune di Milano assegnerà il prossimo 7 Dicembre.
Tra i premiati gli chef Massimo Bottura e Claudio Sadler, lo psicanalista Massimo Recalcati, il giudice Fabio Roia, la deportata Arianna Szörényi, il ballerino Jacopo Tissi, unico italiano al Bolshoi, la partigiana Laura Francesca Fabbri Wronowski, nipote di Matteotti, l’immunologo Alberto Mantovani e Marco Alloisio, responsabile dell’Unità operativa chirurgia toracica dell’Humanitas.
Medaglia d’oro alla memoria poi per il genetista Luigi Luca Cavalli Sforza, lo studioso che dimostrò che le razze non esistono, e per Ulianova Radice, vicepresidente dell’associazione per il Giardino dei Giusti. Premiati con l’attestato di civica benemerenza anche il quotidiano Avvenire nel cinquantesimo della fondazione e la redazione di Buone Notizie, inserto del Corriere della Sera dedicato ai temi del terzo settore e alle imprese del bene.