Leonardo Pieraccioni analizza i rapporti di coppia moderni con l’effervescenza che lo contraddistingue da sempre.
Il regista ci insegna come si litiga col partner:
“Quando si dice non me lo dire che mi hai tradito un giovedi’ alle due di notte ti tornerà su come i peperoni della zia maria, alle due di notte.”
Mentre scherza con la padrona di casa sul fatto che tutti gli ospiti in trasmissione piangano – e si fa regalare due fazzoletti di stoffa dal pubblico – mette in scena un siparietto con la conduttrice. Lei gli dice: “Abbiamo fatto il test del Dna, Martina non è tua figlia, ma di Ceccherini”. Lui risponde fingendo le lacrime: “L’importante che non sia di Carlo Conti”. Poi passa a scherzare con gli autori: “Lo so che c’è qualcuno che si diverte a scrivere i sottopancia su quello che faccio io in studio. Ora piango e loro scrivono: ‘Pieraccioni piange’”.
Poi parla dell’ amore:
“Perché l’amore finisce? Ci sono quattro motivi. Uno è la noia. Un altro è la litigiosità. Un altro è il cambiamento, quando uno dei due va avanti e l’altro no, allora lì l’amore scoppia. Il quarto è il tradimento. Io credo che il vero tradimento sia solo quello che avviene con la testa, non col fisico”.
Infine delle corna:
“Sono stato tradito? Sì, mi è capitato e anche in un modo fantastico. Già immagino cosa scrive l’autore per queste dichiarazioni: “Pieraccioni c’ha le corna”, sì è vero. Prima non c’erano tutti questi telefoni moderni di oggi. Io regalai uno nuovo alla mia fidanzata dell’epoca e questo telefono permetteva di vedere anche i messaggi e le chiamate in entrate, i modelli precedenti non lo permettevano. Ho fatto una cosa scorrettissima che non si fa ma che si fa… ho guardato il suo telefono mentre era in doccia e ho controllato le chiamate. Devo dire che l’avevano chiamata in molti”.
